- 20/03/2017
- Postato da: Marta
- Categorie: Domande e risposte, Notizie
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Egregio avvocato Dongo,
Mi sono imbattuto in un succo austriaco di verdure e frutta, al supermercato, che promette di offrire in un bicchiere il ‘50% della assunzione raccomandata giornaliera di frutta e verdura’. Allego le fotografie. Le sembra possibile e lecito?

Grazie
Aurelia
Cara Aurelia,
Le linee guida per una sana nutrizione diffuse nei vari continenti raccomandano di assumere almeno 5 porzioni giornaliere di verdura e frutta. Nell’ottica di garantire un apporto quotidiano di sali minerali, vitamine e fitocomposti (es. bioflavonoidi), oltreché fibre. I quali sono caratteristici di tali alimenti, e contribuiscono all’equilibrio della dieta.
La bevanda in questione potrebbe forse offrire alcuni dei nutrienti e micronutrienti presenti nei vegetali freschi. Ma ciò non appare dai dati esposti in dichiarazione nutrizionale. Ove si legge sola notizia degli apporti di vitamine C ed E. Senza neppure un cenno, tra l’altro, al contenuto di fibre.
L’asserita equivalenza di 200 ml di succo con il ‘50% della assunzione raccomandata giornaliera di frutta e verdura’ dovrebbe venire sostanziata con accuratezza. Viceversa, sulla base delle poche notizie esposte in etichetta, l’operatore avrebbe potuto semmai vantare la presenza delle due vitamine citate in tabella. Mediante appositi claim nutrizionali. (1)
Le autorità competenti in tema di pubblicità (2) e lealtà delle pratiche commerciali (3) dovrebbero perciò approfondire la vicenda. Considerata altresì la potenziale ingannevolezza del messaggio. Potendosi obiettare, sotto diversi aspetti, l’assimilabilità di un succo – oltretutto, da concentrato – coi corrispondenti quantitativi di verdura e frutta fresca.
Dario Dongo
Note
(1) Cfr. reg. CE 1924/06, c.d. NHC (Nutrition & Health Claims) Regulation, Allegato
(2)Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, c.d. Antitrust
(3) Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria