Blocco doganale della gomma di xantano per ossido di etilene?

Caro Dario buongiorno,

la nostra società ha importato una piccola quantità di gomma di xantano dalla Cina, 4 t, con esatta cognizione di un livello minimo di contaminazione da ossido di etilene che sappiamo essere sistemica in molti prodotti asiatici.

In applicazione delle procedure di gestione sicurezza alimentare certificate IFS, oltreché in una logica di interazione trasparente con le autorità doganali, le analisi su ossido di etilene sono state allegate ai documenti di importazione.

Le Dogane di Genova hanno però bloccato l’importazione prima poiché a loro dire mancava un certificato fitosanitario emesso dal produttore prima della partenza, poi per la presenza di EPO da noi stessi documentata.

A seguito di notifica di provvedimento di divieto di entrata nella CE del prodotto in oggetto e obbligo di restituzione al fornitore o distruzione, abbiamo richiesto a priori il declassamento del prodotto a uso tecnico industriale, senza però ricevere riscontri.

Come consigli di muoversi? Molte grazie come sempre, Ugo


Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare europeo

Caro Ugo buongiorno,

il certificato fitosanitario è del tutto fuori luogo nel caso della xantano (o gomma di xantano, xhantan gum) poiché essa deriva dal processo di fermentazione enzimatica di un batterio (Xanthomonas campestris) e non da una pianta (1,2).

1) Premessa. Gomma di xantano

La gomma di xantano è il polisaccaride microbico più diffuso a livello planetario. Scoperto negli anni ‘50 del secolo scorso da Allene Rosalind Jeanes presso USDA (US Department for Agriculture), venne approvato da FDA (Food and Drug Administration) nel 1969 come polimero non tossico e sicuro.

La produzione industriale di xantano è iniziata già all’inizio degli anni ’60 ad opera della Kelco Company, oggi CP Kelco. I primi player industriali in Europa erano Jungbunzlauer Austria AG e Solvay, che commercializzava xanthan gum a marchio Rhodopol. Dal 2005 la Cina è diventata il leader di mercato. (3)

2) Xantano, utilizzi

Lo xantano è un polisaccaride di origine microbica estremamente versatile. Viene utilizzato sia come additivo alimentare – E 415, oggetto di rivalutazione EFSA (2017) che ne ha confermato la sicurezza d’impiego anche negli alimenti per la prima infanzia, dai 4 mesi di vita del consumatore (4) – sia in un’ampia varietà di settori industriali.

Gomma di xantano ha numerose applicazioni industriali nei settori cosmetico e dell’igiene personale (es. creme, lozioni, dentifrici, shampoo), biomedico e farmaceutico, chimico, etc. (5,6). La sua capacità di attribuire consistenza all’acqua viene sfruttata anche dall’industria petrolifera, nei fluidi di perforazione che devono agglomerare e trascinare fango e residui. (7)

3) Dogane, blocco ingiustificato

In ragione di quanto sopra, il blocco doganale su una partita di gomma di xantano (xanthan gum) in quanto essa contenga tracce di ossido di etilene non può venire giustificata laddove l’importatore indichi la sua destinazione a usi diversi da quello alimentare.

La circostanza che l’importatore – oltretutto soggetto a una procedura di food safety management certificata – abbia allegato ai documenti d’importazione il certificato di analisi relativo proprio all’ossido di etilene è tra l’altro di per sé emblematico della sua buona fede.

4) Provvedimento amministrativo

Non è possibile valutare la legittimità di un provvedimento amministrativo senza leggerne il contenuto che, sulla base delle poche notizie disponibili, potrebbe presentare vizi di legittimità. Con particolare riguardo alla motivazione che è la parte centrale del provvedimento e deve:

  • indicare sia i presupposti di fatto, sia le ragioni giuridiche della decisione della pubblica amministrazione nei confronto di uno o più soggetti,
  • comprendere un’istruttoria, nel provvedimento stesso o in precedente atto a cui fare espresso richiamo. Tale istruttoria, nel caso specifico, deve considerare anche le dichiarazioni dell’importatore in merito al destino delle merci. (8)

5) Casi di nullità e annullabilità, responsabilità

I difetti del provvedimento amministrativo, vale la pena ricordare, possono avere diverse conseguenze

5.1) Nullità dell’atto

La nullità dell’atto può venire dichiarata d’ufficio o su istanza del ricorrente, in ogni stato e grado del giudizio. Essa sussiste nei casi in cui il provvedimento sanzionatorio:

  • sia stato emanato da Autorità priva di competenza ad adottarlo (in quanto non espressamente attribuita di competenze per atto di legge), (9)
  • non rechi una corretta individuazione del destinatario e/o destinatari della sanzione,
  • sia privo di data,
  • sia del tutto carente di motivazione,
  • ometta i termini entro cui poter ricorrere,
  • ometta di indicare l’Autorità competente a valutare l’eventuale ricorso,
  • sia contestato con mezzi di notifica irregolari,
  • sia notificato al destinatario oltre il termine di 90 giorni dalla data della constatazione della violazione. (9)

5.2) Annullabilità del provvedimento amministrativo

L’annullabilità del provvedimento amministrativo è invece legata a vizi di minore entità, quali:

  • sia stato adottato omettendo, o applicando in maniera erronea, le regole applicabili (violazione di legge),
  • adozione dell’atto da parte di un ufficio diverso rispetto a quello formalmente incaricato a comminare la sanzione, in seno all’Autorità competente (incompetenza relativa),
  • motivazione irragionevole o non idonea a giustificare la comminazione di una specifica sanzione o una certa commisurazione della stessa (eccesso di potere). (10)

5.3) Responsabilità in caso di ritardo

Il ritardo della pubblica amministrazione nel rispondere alle istanze degli amministrati, giova altresì sottolineare, può comportare anche la responsabilità penale dei funzionari incaricati.

Omissione di atti di ufficio. ‘Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.

Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.’ (11)

6) Ossido di etilene, la crisi irrisolta

Il fenomeno ‘ossido di etilene’ è stato protagonista del maggior numero di notifiche di allerta sul Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF) dal 2019 a oggi, come si è visto. (12) E la Commissione europea ha gestito questa crisi di sicurezza alimentare con straordinaria ambiguità, atteso che:

  • sul presupposto della natura cancerogena dell’ossido di etilene, gli Stati membri hanno ordinato il richiamo di qualsivoglia prodotto alimentare potesse contenerne anche in quantità inferiori ai Level of Detection (LoD),
  • la DG Sante della Commissione europea, a dispetto delle numerose notifiche al RASFF per la presenza del contaminante in derrate agricole e alimentari in arrivo dall’India, già a partire dal settembre 2020, (13) ha ritardato la prescrizione dei controlli rafforzati su tali matrici alle frontiere UE, disposti solo a dicembre 2021 con reg. UE 2021/2246,
  • la Commissione europea ha altresì omesso di richiedere a EFSA una valutazione del rischio su alimenti che possano contenere ossido di etilene in quantità non rilevabili. (14)

6.1) Livelli di esposizione fuori controllo

EPA (Environment Protection Agency, USA) stima che il 50% circa dei dispositivi medici sterili – incluse le mascherine di protezione del viso ampiamente utilizzate ogni giorno, negli ultimi 2 anni, da buona parte della popolazione globale, vale la pena aggiungere – venga trattato con ossido di etilene. Precisando che tale sostanza ‘viene utilizzata anche per sterilizzare alcuni prodotti alimentari come spezie, alcune erbe secche, verdure essiccate, semi di sesamo e noci’. Oltreché nella produzione di antigelo, materie plastiche, detergenti e adesivi. (15) È perciò essenziale una valutazione scientifica dei livelli di esposizione da varie fonti, sulle cui basi adottare decisioni coerenti.

7) Reg. UE 2022/1396, nuova soglia di tolleranza per ossido di etilene in additivi alimentari

Il reg. UE 2022/1396 della Commissione, in vigore dall’1.9.22, modifica l’allegato del reg. UE 231/2012 che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari di cui agli Allegati II e III del reg. CE 1333/08 ‘per quanto riguarda la presenza di ossido di etilene negli additivi alimentari:

1) il testo introduttivo «Nota: l’ossido di etilene non può essere utilizzato per la sterilizzazione negli additivi alimentari» è sostituito dal seguente:
«Non è consentito l’uso dell’ossido di etilene negli additivi alimentari a scopo di sterilizzazione.
Non è ammessa la presenza di residui di ossido di etilene (somma di ossido di etilene e 2-cloro-etanolo, espressa in ossido di etilene [16]) superiori a 0,1 mg/kg, indipendentemente dalla loro origine, negli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008, comprese le miscele di additivi alimentari.

2) alle voci relative a E 431 stearato di poliossietilene (40), E 432 monolaurato di poliossietilene sorbitano (polisorbato 20), E 433 monoleato di poliossietilene sorbitano (polisorbato 80), E 434 monopalmitato di poliossietilene sorbitano (polisorbato 40), E 435 monostearato di poliossietilene sorbitano (polisorbato 60), E 436 tristearato di poliossietilene sorbitano (polisorbato 65), E 1209 copolimero a innesto di alcole polivinilico-polietilenglicole ed E 1521 polietilenglicole, alla specifica «Purezza» la riga «Ossido di etilene» è soppressa.’ (Reg. UE 2022/1396)

8) Conclusioni provvisorie

Le Dogane italiane – i cui funzionari, come i tanti altri delle varie amministrazioni deputate si controlli ufficiali, non ricevono purtroppo formazione adeguata sul diritto alimentare – non possono permettersi né di bloccare, né di ritardare lo sblocco di merci legittimamente importate in UE. Gli operatori possono infatti:

  • tutelare i loro diritti nelle competenti sedi amministrative e giudiziarie, anche per il risarcimento dei danni ingiusti legati ai costi (spesso esorbitanti) di stoccaggio delle merci bloccate nei depositi delle dogane. Con inutili esborsi per l’Erario e rischi personali di condanne dei singoli funzionari,
  • decidere di importare le merci attraverso altri porti ove queste situazioni non avvengono o sono quantomeno rare, come a Rotterdam. Scelte comprensibili che tuttavia nuocciono al sistema-Paese per la perdita sia dei dazi d’importazione, sia dell’economia e l’occupazione legate a import, stoccaggio e logistica. Un vero peccato.

Cordialmente

Dario

Immagine di copertina da Xanthan Gum Market Analysis 2022-2028. Coherent market insights.

Note

(1) Namita Jindal and Jasvirinder Singh Khattar (2018). Microbial Polysaccharides in the food industry. Chapter 4 of the book Biopolymers for Food Design. Elsevier. ISBN 978-0-12-811449-0. doi: https://doi.org/10.1016/C2016-0-00686-1

(2) L’importazione della gomma di guar (locust bean gum), con cui la xanthan gum viene spesso confusa, è invece soggetta a certificato sanitario in quanto essa deriva dai semi della pianta

(3) Tao F, Wang X, Ma C, Yang C, Tang H, Gai Z, Xu P. (2012). Genome sequence of Xanthomonas campestris JX, an industrially productive strain for Xanthan gum. J Bacteriol. 2012 Sep;194(17):4755-6. doi: 10.1128/JB.00965-12. Erratum in: J Bacteriol. 2012 Nov;194(22):6367

(4) Re-evaluation of xanthan gum (E 415) as a food additive (2017). EFSA Journal 2017;15(7):4909. doi: https://doi.org/10.2903/j.efsa.2017.4909

(5) Barel, A. O.; Maibach, H. I. (2001). Handbook of Cosmetic Science and Technology. CRC Press, Boca Raton. ISBN 9780429164521. doi: https://doi.org/10.1201/9780824741396

(6) Denise F. S. Petri (2015). Xanthan gum: A versatile biopolymer for biomedical and technological applications. J. Appl. Polym. Sci., 132, 42035, doi: 10.1002/app.42035

(7) Denise F.S. Petri, João C. de Queiroz Neto (2010). Identification of lift-off mechanism failure for salt drill-in drilling fluid containing polymer filter cake through adsorption/desorption studies. Journal of Petroleum Science and Engineering, Volume 70, Issues 1–2, 2010, Pages 89-98.
https://doi.org/10.1016/j.petrol.2009.10.002

(8) V. articolo 3 legge 7.8.1990 n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Testo aggiornato al 30.7.21 su Normattivahttps://bit.ly/3PSHQNx

(9) Un esempio di atto nullo per difetto assoluto di attribuzione è il provvedimento di un’autorità doganale che censuri l’informazione al consumatore (es. etichette) dei prodotti alimentari. La competenza esclusiva in tale ambito è invero affidata a ICQRF (d.lgs. 231/17). V. Dario Dongo. È legittima l’importazione di alimenti confezionati senza etichette, chiarisce ICQRF. FARE (Food and Agriculture Requirements). 1.4.22

(9) Legge 241/90, articolo 21‒septies (il cui comma 2 è stato abrogato con d.lgs. 2.7.10 n. 104)

(10) Legge 241/90, articolo 21‒octies (introdotto dalla legge 11.2.05 n. 15, art. 14. Il comma 2 dell’articolo 21‒octies è stato da ultimo riformato con D.L. 16.7.20 n. 76, art. 12.1.d

(11) Codice penale, articolo 328

(12) Dario Dongo. Ossido di etilene, richiami in UE senza controlli rafforzati alle frontiere. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.9.21

(13) Dario Dongo. Ossido di etilene, notturno indiano e tramonto cipriota. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.11.21

(14) Si prenda l’esempio di una gomma di xantano (xanthan gum) che contenga tracce di nella quantità 0,01% (= 0,1 g/kg). Poiché la gomma xantana viene usata in quota 0,1% nei prodotti alimentari, la concentrazione di ossido di etilene nell’alimento finale è pari a 0,1 ppm (= 100 ppb = 0,1 mg/kg), che coincide con il LoD di molti protocolli di analisi

(15) Frequent Questions about Ethylene Oxide (EtO). https://www.epa.gov/hazardous-air-pollutants-ethylene-oxide/frequent-questions-about-ethylene-oxide-eto EPA (Environment Protection Agency, USA). 3.8.22

(16) ‘ossia ossido di etilene + 0,55* 2-cloro-etanolo»’.



Translate »