- 18/11/2021
- Postato da: Dario Dongo
- Categoria: Domande e risposte

Ciao Dario,
ho un dubbio sulla correttezza di questa etichetta di carne di pollo in vaschetta, per quanto riguarda l’indicazione dell’origine europea.
Per questa tipologia di prodotto, utilizzando carne di polli comunitari, quindi non solo italiani, è corretto indicare ‘origine UE’?
Ti ringrazio per la risposta. Roberto
Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare europeo
Caro Roberto buongiorno,
l’etichetta in esame è fuori legge. Il reg. UE 1337/13 ha infatti stabilito modalità di etichettatura dell’origine obbligatoria – per le carni delle specie suina, avicola, ovina e caprina – che richiedono un maggior livello di precisione. (1)
Etichettatura di origine carni suine, avicole, ovine e caprine. Reg. UE 1337/13
L’etichettatura d’origine delle carni delle specie predette – a differenza di quelle bovine (ai sensi dei reg. CE 1760/00, 1825/00) – comporta il solo obbligo di indicare i Paesi ove gli animali sono stati allevati e macellati, non anche quelli di nascita.
L’origine deve in ogni caso venire fornita sulle etichette di tutte le carni fresche, congelate e surgelate vendute tal quali. Con esclusione perciò dei prodotti venduti sfusi e dei preincarti, nonché delle preparazioni di carne e dei prodotti a base di carne.
Pollo di origine UE, una rara eccezione
Il reg. UE 1337/13 prescrive, quale regola generale, l’indicazione specifica del Paese membro o terzo ove gli animali sono stati allevati e macellati. Con la facoltà d’impiego della locuzione ‘origine (Paese)’ – in alternativa alle diciture ‘allevato in’ e ‘macellato in’ – qualora l’animale sia nato, allevato e macellato in un unico territorio nazionale (reg. UE 1337/13, articolo 5.2).
Le sole deroghe all’indicazione specifica dei singoli riguardano:
– le indicazioni ‘allevato in: vari Stati membri dell’UE’ (o ‘allevati in: vari paesi extra UE’ o ‘allevati in: vari paesi dell’UE e paesi extra UE’) qualora il ‘periodo di allevamento’ stabilito per le varie specie non sia stato raggiunto in alcuno dei singoli territori nazionali (reg. UE 1337/13, art. 5.1, ultimo capoverso e lettera ‘a’),
– carni macinate e rifilature (reg. UE 1337/13, articolo 7).
Conclusioni
Il ‘pollo di origine europea’ non esiste. L’etichettatura d’origine deve riportare i singoli Paesi ove le specie avicole soggette al reg. UE 1337/13 sono state allevate e macellate.
Buona giornata e a presto
Dario
Note
(1) Dario Dongo. Origine delle carni, dall’1 aprile in etichetta. E pur manca qualcosa. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.4.15, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/origine-delle-carni-dall-1-aprile-in-etichetta-e-pur-manca-qualcosa