Biscotti con cioccolato, origine del cacao? Risponde l’avvocato Dario Dongo

Gentile avvocato Dongo,

stiamo aggiornando le etichette dei prodotti a marchio e mi è venuto un dubbio sull’etichetta dei biscotti con gocce di cioccolato. Visto che indichiamo la quantità del cioccolato dobbiamo indicare l’origine del cioccolato, o quella del cacao?

Molte grazie

Osvaldo


Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare europeo

Caro Osvaldo buongiorno,

la questione sollevata è in effetti meno ovvia di quanto possa apparire. In assenza di indicazioni specifiche al riguardo nelle linee guida della Commissione europea, si può provare ragionare sulla ratio legis del regolamento (UE) n. 2018/775 per dedurre una interpretazione coerente ai suoi obiettivi.

Reg. UE 2018/775, applicazione e limiti

Il regolamento (UE) 2018/775 – che si applica già a partire dall’1.4.20 – prescrive di comunicare in etichetta l’eventuale diversità della provenienza o origine dell’ingrediente primario rispetto al Paese di origine del prodotto finale (cioè quello dove ha avuto luogo l’ultima trasformazione sostanziale) e quest’ultimo sia stato indicato in etichetta. Anche soltanto attraverso la citazione della sede dello stabilimento ovvero evocazioni con immagini o diciture varie.

A ben vedere tuttavia la sola ricorrenza delle suddette circostanze – in relazione a uno o più ingredienti primari (in quanto significativi, >50% in ricetta, o caratterizzanti poiché evidenziati in etichetta e/o generalmente associati al prodotto) – non comporta l’applicazione ‘a tutti i costi’ del regolamento in esame. In alcuni casi infatti la precisazione che un ingrediente (o la sua materia prima, in caso di ingredienti composti) ha origine o provenienza diversa dal Made in è del tutto ridondante e priva di significato.

Cioccolato o cacao, origine o provenienza?

Nel caso del cioccolato utilizzato in un biscotto, il consumatore potrebbe essere eventualmente curioso di conoscere l’origine del prodotto (intesa quale Paese di sua ultima trasformazione sostanziale ed economicamente rilevante, ai sensi del reg. UE 1169/11, articolo 2.3). Vale a dire che il consumatore potrebbe forse avere la curiosità di sapere se il cioccolato aggiunto nel biscotto sia stato realizzato in Italia, piuttosto che in altri Paesi UE o extra-UE (es. Turchia).

È viceversa da escludere l’ipotesi che la notizia in merito alla diversa provenienza dell’ingrediente primario (bacche di cacao) rispetto al Paese di produzione dell’ingrediente composto (cioccolato) utilizzato nel prodotto finale (biscotto con gocce di cioccolato) possa influire sulla scelta di quest’ultimo. A maggior ragione in quanto non si prefigura una scelta alternativa, in assenza di coltivazioni di cacao in Europa.

Provenienza del cacao

Il cacao utilizzato nella produzione di cioccolato ha sempre provenienza extra-UE e la precisazione del suo Paese di provenienza non è mai stata prescritta:

– né dalla legislazione orizzontale, quella cioè applicabile alla generalità dei prodotti alimentari (es. reg. UE 1169/11, reg. UE 2018/775),

– né dalla normativa verticale. La quale invece si applica alla specifica categoria di prodotti. (1)

L’indicazione della provenienza del cacao, addirittura, è prevista come facoltativa anche nell’etichettatura del ‘Cioccolato di Modica’. L’unico cioccolato registrato in Unione Europea come IGP. (2) A riprova, ove mai ve ne fosse bisogno, della completa indifferenza del consumatore rispetto alla provenienza del cacao.

Cordialmente

Dario

Note

(1) dir. 2000/36/CE, recepita in Italia con d.lgs. 178/03, modificato da legge 217/11

(2) Nessun cioccolato è viceversa registrato nell’elenco delle denominazioni d’origine protette (DOP), proprio in quanto non esiste alcuna tradizione né attuale produzione di bacche di cacao in Europa.



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