Importazione in UE di integratori alimentari con ‘coral calcium’? Risponde l’avvocato Dario Dongo

Caro Dario buongiorno,

in occasione di un recente viaggio negli Stati Uniti ho notato la diffusione di integratori alimentari con l’ingrediente ‘coral calcium’ e Ti chiedo se è possibile – se del caso, a quali condizioni – l’importazione di questo tipo di food supplements in UE.

Molte grazie come sempre,

Angelo


Risponde l’avvocato Dario Dongo, Ph.D. in diritto alimentare internazionale

Caro Angelo buongiorno,

il ‘coral calcium’ viene effettivamente utilizzato come ingrediente degli integratori alimentari commercializzati in USA. Un breve approfondimento.

1) Coral calcium

Non si tratta di vero e proprio corallo – poiché la legislazione ambientale tutela, almeno sotto questo aspetto, le barriere coralline – bensì di calcare di deposito, in precedenza prodotto dai coralli come rivestimento protettivo.

1.1) Formazione

Gli Antozoi  (Phylum Cnidaria, classe Anthozoa) sono una classe di invertebrati marini, piccoli polipi che si nutrono delle particelle organiche in acqua e si aggregano per formare il corallo. Con l’aiuto di alghe coloniali unicellulari (zooxanthellae).

I granuli di carbonato di calcio vengono aggregati con un ‘collante’ di cui residuano alcune tracce. (1) E i residui fossili, fondamentali per la costruzione di nuovi coralli, ne integrano la dotazione con possibili aggiunte di preziosi mix di oligoelementi (es. silicio, iodio).

1.2) Composizione e utilizzo

Il c.d. ‘coral calcium’ è costituito in prevalenza da carbonato di calcio (20-24%) e magnesio (10-12%), oltre a più di 70 minerali. Attenzione va dedicata al suo possibile contenuto di piombo in quantità eccessive. (2)

Il suo utilizzo negli integratori alimentari non risulta, secondo alcuni, essere più utile rispetto ad altre forme di calcio (es. alghe). (3) E potrebbe presentare controindicazioni (problemi gastro-intestinali) nei casi di apporto eccessivo. (4)

1.3) Possibili benefici per la salute

Una rassegna scientifica (Xu et al., 2020) delle università cinesi di Wenzhou (Zhejiang) e Qingdao (Shandong) richiama alcuni benefici per la salute associati agli apporti di calcio da vari organismi marini (es. alghe e microalghe, conchiglie di ostriche e vongole, cartilagini di pesce) che si caratterizza per apprezzabili biodisponibilità e funzioni biologiche. (4)

L’apporto di ‘coral calcium, in particolare, è stato correlato alla regolazione della pressione sanguigna, il metabolismo osseo e il contrasto all’osteoporosi, la prevenzione della metastasi del cancro al colon. La sua azione antiossidante ha mostrato, nella sperimentazione sui topi, le capacità di rallentare la senescenza e prevenire la steatosi epatica.

1.4) USA, precedenti censure di health claims infondati

Il ‘fenomeno coral calcium in USA è attribuito al marketing fraudolento di Robert R. Barefoot e altri, sanzionati dalla FTA (Federal Trade Commission) nel 2004 (5) per avere (falsamente) vantato le sue capacità di curare oltre 200 malattie (es. cancro, diabete, artrite, SLA, Alzheimer, malattie cardiovascolari).

FDA (Food and Drug Administration) ha perciò inserito il ‘coral calcium’ nella lista dei ‘sorvegliati speciali’, quale ingrediente di integratori alimentari a cui vengono attribuiti falsi health claims relativi alla ipotetica prevenzione del cancro. (6)

2) ‘Coral calcium’ in Unione europea, lo status quo

Il reg. UE 2017/2470 e il Novel Food Catalogue non riferiscono né al ‘coral calcium’ né a coralli, loro depositi e residui (7,8). L’introduzione in Unione europea di integratori alimentari che lo contengano quale ingrediente deve in ogni caso venire preceduta dalla verifica del suo status, ai sensi del reg. UE 2015/2283. Tale analisi può condurre, nel caso specifico, a quattro possibili esiti.

2.1) Ingredienti tradizionali di integratori alimentari

A) Minerali, vitamine e altre sostanze utilizzati in conformità della direttiva 2002/46/CE (integratori alimentari), del reg. CE 1925/2006 (fortificazione alimenti) o del reg. UE 609/2013 (alimenti destinati a un’alimentazione particolare) che risultino da un processo di produzione tradizionale (anteriore al 15.5.97).

B) Ingrediente tradizionale di integratori alimentari. L’ingrediente non è considerato novel food qualora se ne possa dimostrare l’utilizzo ‘esclusivamente in integratori alimentari’, nell’Unione europea, prima del 15.5.97. (9)

2.2) Ingredienti Novel food, alimenti tradizionali di Paesi terzi

C) Novel Food. Qualora l’operatore non sia in grado di dimostrare con ragionevole certezza che l’ingrediente in esame possa venire qualificato come ‘ingrediente tradizionale di integratori alimentari’, ai sensi del precedente paragrafo, si dovrà attivare una procedura per la sua autorizzazione come ‘novel food’.

D) Alimento tradizionale di Paesi terzi. La ricerca di bibliografia scientifica e letteratura grigia (10) può altresì rivelare che l’ingrediente, se pur privo di una storia di consumo rilevante in Italia, la abbia invece in Paesi terzi. Al ricorrere di tale ipotesi è possibile adottare l’apposita procedura semplificata. (11)

3) Possibili criticità

L’operatore del settore alimentare ha la responsabilità primaria di garantire la sicurezza dei prodotti, come si è visto. (12) E il distributore – farmacia o parafarmacia, erboristeria, catena di supermercati, negozio online – è a sua volta responsabile di garantire la conformità degli alimenti, in questo caso integratori alimentari, alle tutte le normative applicabili. (13)

Possibili criticità sono legate all’eventuale qualifica del ‘coral calcium’ come novel food, ai sensi del reg. UE 2015/2283. La dimostrazione del suo impiego tradizionale in UE deve venire supportata da una ricerca approfondita che si concluda in evidenza probatoria, altrimenti bisogna richiedere la sua autorizzazione come novel food per l’impiego quale ingrediente di integratori alimentari (14,15).

4) Conclusioni provvisorie

L’upcycling (riutilizzo virtuoso) dei sottoprodotti degli organismi marini può fornire calcio di origine naturale con alta biodisponibilità, riducendo altresì il rischio di inquinamento ambientale legato ad altri processi produttivi (Xu et al., 2020).

La sostenibilità della produzione di ‘coral calcium’ è molto dubbia, poiché anche la raccolta di detriti di fondo nuoce alla formazione di nuovi coralli. L’unica garanzia può venire offerta da ‘coral calcium’ da corallo cresciuti in acquacoltura. (17)

Altre fonti di calcio da organismi marini appaiono in ogni caso preferibili sia sotto questo profilo, sia per garantirne la disponibilità ai consumatori vegetariani e vegani. I sedimenti si qualificano infatti come prodotti di origine animale.

Cordialmente

Dario

Note

(1) Walter Goldberg (2018). Coral Food, Feeding, Nutrition, and Secretion: A Review
Chapter in Results and Problems in Cell Differentiation. https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-319-92486-1_18 In: Kloc, M., Kubiak, J. (eds). Marine Organisms as Model Systems in Biology and Medicine. Results and Problems in Cell Differentiation, vol 65. Springer, Cham. https://doi.org/10.1007/978-3-319-92486-1_18 18

(2) Abhijit Trailokya, Ambrish Srivastava, Milind Bhole, Nitin Zalte (2017). Calcium and Calcium Salts. Journal of The Association of Physicians of India. Vol. 65. https://www.japi.org/article/files/calcium_and_calcium_salts.pdf

(3) Uenishi K, Fujita T, Ishida H, Fujii Y, Ohue M, Kaji H, Hirai M, Kakumoto M, Abrams SA. Fractional absorption of active absorbable algal calcium (AAACa) and calcium carbonate measured by a dual stable-isotope method. Nutrients. 2010 Jul;2(7):752-61. doi: 10.3390/nu2070752. Epub 2010 Jul 12. PMID: 22254052; PMCID: PMC3257682

(4) Yangli Xu, Jian Ye, Deqing Zhou, Laijin Su (2020). Research progress on applications of calcium derived from marine organisms. Sci Rep. 2020; 10: 18425. doi: 10.1038 / s41598-020-75575-8

(5) Marketers of Coral Calcium Product Are Prohibited from Making Disease Treatment and Cure Claims in Advertising. FTA (Federal Trade Commission). https://www.ftc.gov/news-events/news/press-releases/2004/01/marketers-coral-calcium-product-are-prohibited-making-disease-treatment-cure-claims-advertising 22.1.04

(6) 187 Fake Cancer “Cures” Consumers Should Avoid. U.S. https://bit.ly/3whvZ4B FDA (Food and Drug Administration). Web archives. Last update 04/25/2017

(7) Reg. UE 2017/2470 della Commissione, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti a norma del reg. UE 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi alimenti. Testo consolidato al 26.7.22 su Eur-Lex, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1660941103754&uri=CELEX%3A32017R2470

(8) Novel Food Catalogue. European Commission. https://webgate.ec.europa.eu/fip/novel_food_catalogue/

(9) V. reg. UE 2283/2015, art. 3.2.a, lettere ‘ix’ e ‘x’

(10) La letteratura grigia (‘grey literature’) è quella prodotta al di fuori del sistema delle pubblicazioni scientifiche. Essa comprende documenti pubblici e privati, di organizzazioni e singoli autori

(11) Dario Dongo, Giulia Torre. Notifica di alimenti tradizionali di Paesi terzi come Novel Foods in UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.3.22

(12) Giulia Torre, Dario Dongo. Sicurezza alimentare, ABC responsabilità operatori. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.4.18

(13) Dario Dongo, Pierluigi Copparoni. Responsabilità del distributore, approfondimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.5.18

(14) Coral LLC indica che l’uso del corallo, in medicina, risale all’830 A.C. dagli Arabi e a metà 1600 dagli spagnoli. La fonte citata è il libro ‘Fossil stony coral minerals and their nutritional application: A world life research institute publication’ (https://coralcalcium.com/minerals_post/the-history-of-coral/). Un indizio di sicuro interesse che tuttavia merita ulteriori riscontri e approfondimenti

(15) Il produttore italiano di integratori alimentari LongLife a sua volta commercializza un prodotto a base di ‘coral calcium’, con materia prima importata dai Caraibi, che si caratterizza negativamente per la presenza dell’additivo colorante biossido di silicio. V. Marta Strinati. Biossido di silicio, additivo a rischio ancora in uso. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.5.21

(16) La domanda di autorizzazione all’impiego del ‘coral calcium’ come novel food dovrà venire accompagnata da un dossier scientifico atto a comprovarne la sicurezza alimentare. A tal uopo sarà anzitutto caratterizzare la sostanza, inevitabilmente soggetta a variazioni legate agli ecosistemi acquatici ove essa viene raccolta. Senza trascurare la presenza di sostanza organica né i livelli di contaminazione da metalli pesanti

(17) Leal, M.C., Ferrier-Pagès, C., Petersen, D. and Osinga, R. (2016). Coral aquaculture: applying scientific knowledge to ex situ production. Rev Aquacult, 8: 136-153. https://doi.org/10.1111/raq.12087



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