Etichettatura ambientale in Francia, obblighi per gli operatori di altri Stati membri

L’etichettatura ambientale degli imballaggi stabilita nei vari Paesi membri è causa di incertezze per gli operatori del settore alimentare che commercializzano i loro prodotti nel mercato interno all’Unione Europea.

A seguire una breve analisi del ‘Pacchetto Economia Circolare’ e delle normative applicate in Francia per l’informazione al consumatore a tale riguardo, a raffronto con quelle ora vigenti in Italia.

1) Economia circolare ed etichettatura ambientale degli imballaggi, le regole UE

Le direttive (UE) 2018/851 e 2018/852, nell’ambito del c.d. ‘Circular Economy Package’, hanno riformato la previgente disciplina in tema di gestione dei rifiuti (dir. 2008/98/CE) e degli imballaggi (dir. 94/62/CE). Con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica, da un modello di economia lineare a un sistema di economia circolare (v. note 1,2,3).

La natura di tali provvedimenti (direttive) prevede tuttavia la loro trasposizione negli ordinamenti nazionali attraverso misure normative, amministrative e regolamentari dei 27 Stati membri.

2) Francia, etichettatura ambientale

Il legislatore francese ha recepito le direttive europee sopra citate con la legge n. 2020-105 – Loi AGEC (Anti-gaspillage pour une économie circulaire) – che riforma il Code de l’environnement nelle parti attinenti alla riduzione ai rifiuti e la promozione dell’economia circolare (4,5).

Il decreto Triman attua le disposizioni della Loi AGEC (articoli 12-29) relative all’informazione ai consumatori circa gli imballaggi dei prodotti immessi sul mercato per uso domestico, e i corrispondenti oneri a carico degli operatori. (6)

Le modalità d’informazione sulla qualità e le caratteristiche ambientali degli imballaggi nei confronti dei consumatori, da parte di taluni produttori (importatori, distributori e altri rivenditori) che immettono prodotti sul mercato francese, sono poi definite nel decreto n. 2022-748. (7)

2.1) Francia, Loi AGECDécret n° 2022-748

I produttori di merci che generano rifiuti devono informare i consumatori (es. etichettatura, esposizione) sulle loro caratteristiche qualitative ed ambientali, con obbligo di precisare la percentuale di materiale da riciclo. Produttori, importatori e distributori sono assoggettati a tali regole progressivamente, tra il 2023 e il 2025, in relazione alle migliaia di unità di prodotti immesse ogni anno in Francia, e al relativo fatturato. (8)

Tutti i prodotti immessi sul mercato per uso domestico soggetti alla responsabilità estesa del fornitore (REP), esclusi gli imballaggi per le bevande in vetro, devono informare il consumatore sulla cernita delle varie parti di imballaggio. Precisandone sia le possibilità di riutilizzo e riciclo, sia le modalità di gestione e smaltimento. (9) A partire dal 9 marzo 2023 tutti gli imballaggi devono essere conformi alla nuova normativa, senza ulteriori deroghe.

3) Italia, etichettatura ambientale

L’Italia ha a sua volta recepito le predette direttive europee attraverso il d.lgs. n. 116/2020, recante modifica dell’art. 219 del Testo unico in materia ambientale (d.lgs. n. 152/2006). Con particolare riguardo al suo comma 5, ove sono introdotti i ‘criteri informatori dell’attività di gestione dei rifiuti di imballaggio’. (10)

Il DM 360/2022 dell’ex ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha poi definito le modalità per l’applicazione della riforma legislativa predetta, a decorrere dall’1 gennaio 2023. Introducendo tra l’altro – come si è visto (11) – una deroga di dubbia costituzionalità, a favore dell’etichettatura elettronica.

4) Libera circolazione delle merci e prospettive di riforma

Il principio di libera circolazione nel mercato unico di merci legalmente prodotte in uno Stato membro, nel rispetto delle regole europee applicabili, non consente ai Paesi membri ove le merci stesse vengano commercializzate di pretendere l’applicazione di informazioni obbligatorie ulteriori, su base nazionale. (12)

La proposta di PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) d’altra parte, come si è visto, aspira a introdurre un sistema unitario di etichettatura ambientale degli imballaggi a valere nell’intero mercato unico. (13) Mettendo fine a una varietà di sistemi nazionali differenziati che sono valsi a predisporre la filiera verso un obiettivo tuttora in divenire.

Dario Dongo

Note

(1) Direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti http://data.europa.eu/eli/dir/2018/851/oj

(2) Direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio http://data.europa.eu/eli/dir/2018/852/oj

(3) Dario Dongo, Giulia Torre. Pacchetto Economia Circolare, attuazione in Italia a settembre 2020. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.10.20

(4) Loi n° 2020-105 du 10 février 2020 relative à la lutte contre le gaspillage et à l’économie circulaire (Loi AGEC). https://www.legifrance.gouv.fr/eli/loi/2020/2/10/2020-105/jo/texte versione consolidata al 28.12.22

(5) Code de l’environnement. https://www.legifrance.gouv.fr/codes/id/LEGITEXT000006074220/ 
Versione consolidata al 28.12.22 https://www.legifrance.gouv.fr/codes/texte_lc/LEGITEXT000006074220/2022-12-28/)

(6) Décret (Triman) n° 2021-835 du 29 juin 2021 relatif à l’information des consommateurs sur la règle de tri des déchets issus des produits soumis au principe de responsabilité élargie du producteurhttps://www.legifrance.gouv.fr/eli/decret/2021/6/29/2021-835/jo/texte Versione consolidata al 28.12.22 https://www.legifrance.gouv.fr/loda/id/JORFTEXT000043714227/2022-12-28/

(7) Décret n° 2022-748 du 29 avril 2022 relatif à l’information du consommateur sur les qualités et caractéristiques environnementales des produits générateurs de déchetshttps://www.legifrance.gouv.fr/eli/decret/2022/4/29/2022-748/jo/texte 
Versione consolidata al 28.12.22 https://www.legifrance.gouv.fr/loda/id/JORFTEXT000045726094/2022-12-28/

(8) Il decreto Triman si applica infine ‘dal 1° gennaio 2025 ai produttori, agli importatori e a qualsiasi altro soggetto che immette sul mercato e che dichiara, per i prodotti di cui all’articolo R. 541-221, di immettere sul mercato nazionale un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro e di essere responsabile annualmente dell’immissione sul mercato nazionale di almeno 10.000 unità di tali prodotti’ (v. nota 6, articolo 3.3)

(9) Gli eco-organismi di riferimento (CITEO, Adelphe e Leko) hanno adottato lo schema ‘Info-tri’, approvato dalle autorità competenti, recante i diversi formati di informazione sulla cernita e conferimento dei rifiuti nei sistemi di raccolta differenziata

(10) Dario Dongo. D.lgs. 116/20, etichettatura degli imballaggi alimentari. Norme inapplicabili. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.10.20

(11) Dario Dongo, Giulia Torre. Etichettatura ambientale degli imballaggi, nuove regole al via l’1.1.23. GIFT (Great Italian Food Trade). 6.10.22

(12) European Commission. Guide on Articles 34-36 of the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU) (Text with EEA relevance). https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52021XC0323(03)&rid=9 (2021/C 100/03)

(13) Dario Dongo, Alessandra Mei. Riduzione, riutilizzo e riciclo degli imballaggi in UE. La proposta di PPWR. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.12.22



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