- 20/01/2021
- Postato da: Marta
- Categoria: Notizie

Il progetto BEAMitup, finanziato dal consorzio europeo EIT Food, ha lanciato un’indagine per raccogliere esperienze e bisogni delle aziende agroalimentari, identificare le migliori pratiche e sviluppare nuove soluzioni che consentano al settore di lavorare in piena sicurezza durante e dopo la pandemia.
Tra i partner la PMI innovativa italiana MICROBION
Una delle maggiori sfide della pandemia, legata al virus SARS-CoV-2, è quella di garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro, soprattutto nel settore agroalimentare, evitando che focolai portino a interruzioni dell’attività e, in alcuni casi, anche alla diffusione attiva del virus attraverso materie prime o prodotti finiti, come cibi o carni congelate.
La questione è importante non solo in termini di salute pubblica, ma anche dal punto di vista commerciale, con diversi casi di contaminazione da Coronavirus riscontrati su imballaggi e superfici di lavoro (vedi infografica allegata).
Il sondaggio
Per questo è stato lanciato BEAMitup, un progetto che vede coinvolta l’italiana Microbion in collaborazione con SwissDeCode (CH), IATA CSIC (ES) e l’Università di Helsinki (FI). L’obiettivo è di raccogliere e monitorare le buone pratiche adottate dalle aziende per consentire una rapida identificazione e gestione dei focolai e garantire la resilienza dopo il loro contenimento.
Il progetto, punta inoltre a a sviluppare nuovi strumenti diagnostici, per aiutare le aziende a rilevare in modo rapido ed efficiente la contaminazione da SARS-CoV-2 e anche da altri microrganismi su superfici di lavoro, materie prime e prodotti finiti.
Come partecipare
Le aziende del settore agroalimentare che vogliono partecipare all’indagine possono farlo a questo link.
Partecipando all’indagine, le aziende agro-alimentari possono essere coinvolte attivamente nel progetto, ricevere aggiornamenti sul suo sviluppo e avere consulenze gratuite sulla gestione delle contaminazioni da parte delle aziende partner.
Dispositivo per diagnosi rapida
Il sondaggio servirà a guidare lo sviluppo del nuovo dispositivo per la diagnosi rapida, fornendo informazioni sulle esigenze del settore. Il dispositivo, attualmente in fase di sviluppo, funziona con matrici liquide o tamponi ed è già in grado di completare un’analisi completa in 1 ora.
Nelle prossime fasi, il team europeo prevede di sviluppare nuovi strumenti, per validare le procedure di sanitizzazione, da abbinare al dispositivo di test, per il quale si sta cercando di ridurre i tempi di risposta a soli 35-40 minuti. La sua versione finale dovrebbe essere pronta all’inizio del 2021.
Per ulteriori informazioni, info@microbion.it.